Caduta dei capelli
Esiste una caduta dei capelli perfettamente normale.
Ne esistono altre che invece non sono fisiologiche e si dividono in patologiche e non patologiche.
Capite bene che ci sono così tante possibili cause che non è possibile individuare quella giusta per ognuno.
Occorre rivolgersi allo specialista in modo che sia lui a capire perché i capelli cadono più del dovuto, se c’è una complicazione anomala oppure serve rivedere lo stile di vita e l’alimentazione.
Per capire se vi è una caduta regolare o patologica il medico esegue il tricogramma, un esame molto semplice, ma davvero utile.
Cause.
Tra le principali cause, ad esclusione di quella fisiologica troviamo la caduta dei capelli stagionale: si manifesta soprattutto in autunno e in primavera si risolve spontaneamente.
Può anche dipendere dall’ansia e dallo stress, dunque l’emotività non deve essere trascurata.
Tra le cause ci sono anche i fattori ambientali così come quelli alimentari.
Questi rientrano nella categoria delle cause passeggere.
La caduta anomala però può pure dipendere da problemi cutanei come la forfora e la seborrea.
Stress, alimentazione sbagliata oppure cause ormonali.
In ogni caso occorre intervenire correttamente. Se siete stressati dovete cercare di vivere le vostre giornate con maggior tranquillità, aiutandovi per esempio con gli esercizi di respirazione, con la meditazione e lo yoga.
Se dipende dall’alimentazione ed eventuali carenze nutritive dovete individuarle così da poter integrare le giuste sostanze. Se non è possibile attraverso il cibo, con l’uso degli integratori.
Possono poi esserci le cause patologiche.
Spesso si parla di alopecia androgenetica, una perdita progressiva dei capelli che porta negli anni alla calvizia totale.
Il processo non è uguale per tutti. Esistono delle cure, ma sono “a vita” e non sempre risolutive, specialmente se si iniziano in ritardo.
Caduta dei capelli
Di seguito illustriamo le principali:
Finasteride: è un farmaco antiandrogeno che va ad agire sull’ormone DHT, causa principale della caduta patologica di capelli nota come alopecia androgenetica.
Il dosaggio ufficiale è di 1 mg al giorno e deve essere assunto oralmente. Può bloccare la miniaturizzazione dei capelli se la malattia non è a uno stadio troppo avanzato.
Progesterone: entra in competizione con il testosterone e inibisce l’alfa 5 reduttasi. Viene usato localmente sulla cute in una concentrazione di circa il 4%.
Minoxidil: si tratta del principio attivo più noto per stimolare la crescita. Insieme a Finasteride è quello più usato.
Inizialmente era usato come farmaco vasodilatatore anti ipertensivo. Riesce ad arrestare la caduta e stimola anche la ricrescita dei capelli.
Nel caso di caduta grave dei capelli, o comunque persistente, è bene rivolgersi a un medico specialista, il tricologo, e prenotare uno dei seguenti esami, in base ai suoi consigli:
- visita tricologica: un esame del capello per verificare il deterioramento strutturale che li rende fini e sfibrati
- tricogramma: analisi al microscopio di un campione di capelli della paziente, per individuare eventuali problemi nel ciclo naturale di ricrescita
- mineralogramma: analisi del capello utile a individuare eventuali insufficienze alimentari, come ad esempio quella da ferro o da zinco, importanti per la salute dei capelli.
Presso Redi Chirurgia di Largo Cavalli è aperto l’ambulatorio tricologico e per appuntamenti e informazioni si può contattare il n. 0773/605875
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